##language:it '''Guida Moderazione per Moderatori''' {{{ ''Il titolo non mi piace'' ---- Che ne dici di "Guida tecnica alla moderazione: quello che i Moderatori *devono* sapere" -- CarloFusco }}} = Premessa = Questo documento viene creato con lo scopo di rendere maggiormente organica e facilmente aggiornabile la documentazione relativa alla moderazione Usenet. Il materiale utilizzato in parte e` (C) GCN. Altri testi di riferimento sono citati volta per volta ed elencati nella [#Bibliografia Bibliografia]. = Teoria e background tecnico = Quando un articolo viene inviato ad un ng moderato, il server news lo spedisce via email ad un servizio di ''forward'' [[FootNote(in pratica è un server mail che rimbalza automaticamente tutto quello che riceve ad un certo indirizzo, verso un indirizzo differente)]](vedi Fig. 1 nota (1)) che si occuperà di inviarlo, sempre per email, o ad un secondo servizio di ''forward'' che poi lo invierà al moderatore, oppure direttamente al moderatore. Sostanzialmente, quindi, gli articoli instradati verso un ng moderato "escono" da usenet e giungono via email al moderatore. Se costui ritiene che l'articolo sia adatto al gruppo, lo "approva" e lo fa rientrare su Usenet. Per fare ciò deve cambiare alcune righe dell'header, e rispedire l'articolo così modificato al suo news server che quindi lo propagherà su tutta Usenet. In pratica il moderatore fa il lavoro di un gateway mail-to-news. Tutto questo può essere fatto a mano dal moderatore senza nessun problema, poiché l'operazione è di per sé banale. Certo però che se deve essere ripetuta 100 volte al giorno, essa può diventare quanto meno tediosa. Per ovviare a questo problema sono stati creati dei programmi automatici, chiamati robot (bot in breve) o demoni di moderazione. I bot consistono in pratica in uno strato software che gli articoli devono passare prima di giungere al moderatore, in modo che il suo lavoro vengaconsiderevolmente ridotto. Ci sono vari programmi disponibili in rete che fanno da bot, quasi tutti in ambiente Unix, anche se vi sono un paio di eccezioni di cui parleremo in seguito. == Percorso articoli == Se osserviamo la figura 1, noteremo che pur nella sua apparente complessità, tra il mittente e il moderatore ci sono (nella maggior parte dei casi) due strati da attraversare, il primo è un servizio di ''mail forward'' e l' altro è un Robot, o bot o demone (come preferite chiamarlo) di moderazione. Nei prossimi due paragrafi li descriveremo in dettaglio, cosa necessaria per capire bene lo schema complessivo, prima di fare una sintesi finale ed informativa del meccanismo. {{{ Indirizzo ufficiale (1) +--> per la moderazione --+ | (moderators.news.nic.it) | | | | va al bot | va direttamente al moderatore +------------+ +---------+-----------------------------+ | | | (1)| | | +------------+ | | | |tuo computer|-->tuo server +-->demone di ------> email del <---+ +------------+ news moderazione moderatore | | | | | Approvato? +-----+-----+ / \ | | Si / \ No (3)| |(2) +---# #---+ | | | | Tua email | Demone (Demone) | | | +--->server news |(4) del demone | | Tua email | +------------------------+ | ng moderato distribuito| | su tutti i news server | +------------------------+ (1) Trasmesso via email dal news server all'indirizzo ufficiale per la moderazione e da qui o al bot o direttamente al moderatore. L'indirizzo email dal news server viene ricavato così: la parte a sinistra della chiocciola e` composta dal nome del gruppo, con i "." trasformati in "-"; per la parte a destra quella impostata nel file di configurazione del server. (2) Solo se l'autore dell'articolo è nella white list oppure se il newsgroup è robomoderato, cioè impostato in modo che una volta configurato non richieda più l'intervento umano (es. it.test.moderato). (3) Ti viene comunicato che il gruppo è moderato (opzionale: solo se il bot per il gruppo è configurato in questo modo) (4) Ti viene comunicato che il tuo articolo è stato rifiutato (opzionale: può essere fatto attraverso il bot oppure direttamente dal moderatore) Fig. 1: Rappresentazione del percorso compiuto da un articolo quando viene indirizzato ad un gruppo moderato nella gerarchia it.* }}} === Il servizio di Forward === Per comprendere bene come nel processo di moderazione il percorso di un articolo viene ad essere determinato, occorre partire dal primo anello della catena, ovvero il server news dell' autore dell' articolo. Infatti questo ha il compito di riconoscere che il ''post'' non è stato approvato e inviarlo via email al moderatore. Vediamo come fa il server News a conoscere l'indirizzo email del moderatore. Prima di tutto occorre vedere come i server news si comportano riguardo alla configurazione di quello che tradizionalmente viene chiamato ''mailpath'', dal file di configurazione di ''B News'' e ''C News'' due tra i Server storici di usenet [[FootNote(oggi il server news di riferimento è ''INN'' e il suo file di configurazione che gestisce gli indirizzi di moderazione è chiamato in maniera non molto originale ''moderators'')]]. Questi file di configurazione dicono al server come comportarsi, gruppo per gruppo, riguardo all' indirizzo a cui inviare l' articolo da moderare. Se guardiamo in figura 2 osserveremo che abbiamo una linea per ogni voce che inizia col nome del grouppo moderato (definito anche tramite il carattere jolly per rappresentare una parte oppure l' intera gerarchia). Questo è seguito dai due punti, e da {{{%s}}} che rappresenta una variabile che verrà sostituita dal nome del gruppo con i punti rimpiazzati dalle lineette {{{"-"}}}. Così per esempio "it.test" diverrà "it-test". Di seguito abbiamo la "chiocciola" o carattere "at" e il nome del server che gestirà gli alias. {{{ gnu.*:%s@prep.ai.mit.edu *:%s@moderators.isc.org Fig. 2 File di configurazione per gestire la casella di posta della moderazione, veine chiamato Mailpath in C News, moderators in INN e moderetors.conf in Dnews. }}} Il file della figura 2 si interpreta quindi come: " Per tutti i gruppi moderati della gerarchia ''gnu'' invia l'articolo all' indirizzo composto nella parte sinistra dal nome del gruppo, con i trattini al posto dei punti e nella parte destra da ''prep.ai.mit.edu'', per tutti gli altri gruppi invece la parte sinistra rimane quella del newsgroup modificato dai trattini e quella destra diventa ''moderators.isc.org'' ". Notare che nella definizione del ''mailpath'' si va dalla voce più specifica (che può essere anche un singolo gruppo), a quella più generica. Anche se abbiamo capito come i server fanno a calcolarsi dove inviare gli articoli da moderare, resta ancora un importante punto da risolvere. Ormai esistono svariate decine di migliaia di newsgroup e tra questi svariate migliaia saranno moderati. Distribuire tra tutti i server news un simile database e mantenerlo aggiornato risulterebbe quindi un compito pressoché impossibile. Il problema è stato risolto organizzando un database distribuito (piuttosto primitivo) mediante l' uso di servizi centralizzati di forward. Nell' esempio della figura 2 noterete che nell' ultima voce c'è questo indirizzo "moderators.isc.org". Se andiamo a chiedere ad un DNS a quale indirizzo questo corrisponde, avremo una risposta rappresentata dalla figura 3. {{{ moderators.isc.org. 3600 IN MX 10 mail.uu.net. moderators.isc.org. 3600 IN MX 10 chx400.switch.ch. moderators.isc.org. 3600 IN MX 10 mailbox.ucsd.edu. moderators.isc.org. 3600 IN MX 10 mod-forw.isnic.is. moderators.isc.org. 3600 IN MX 10 moderators.supernews.net. Fig. 3 Il DNS associa al nome di dominio "moderators.isc.org" un certo numero di altri server mail tra cui distribuire il carico delle richieste degli indirizzi di moderazione. }}} Ovvero ci saranno associati al nome di dominio una serie di altri domini che sono tutti accomunati dal condividere la stessa tabella di indirizzi di ''forward''. Quello che accade quindi è che "moderators.isc.org" mantiene una tabella di ''alias'' che associa ad ogni nome di gruppo (con i punti cambiati in trattini) l' indirizzo email della moderazione. Quindi mandando una mail a it-test@moderators.isc.org questa verrâ reindirizzata alla casella della moderazione di it.test. Il carico di richieste verrà quindi ripartito equamente tra tutti i domini associati nel DNS a "moderators.isc.org", per dare robustezza al sistema. Questo sistema è quello tradizionalmente usato dalle Big8, ma con la crescitadiusenet e il fiorire delle gerarchie regionali, è aggiunto un nuovo strato di decentralizzazione. Per esempio nel caso di it.* tutti gli indirizzi di frward èresenti su ''moderators.isc.org'' puntano ad un gruppo dallo stesso nome (sempre il nome del gruppo con i trattini al posto dei punti) ma che ha come mail server di scambio ''moderators.news.nic.it''. Su quest' ultimo risiederanno gli indirizzi finali dei moderaotri. Questo permette di cambiarli in maniera rapida e flessibile senza dover richiedere ai postmaster di isc.org di aggiornare la loro tabella (procedimento che date le richieste richiede numerosi giorni per essere espletato). Il GCN poi divulga un documento tra tutti i newsmaster che chiede loro di configurare il ''mailpath'' così: {{{it.*:%s@moderators.news.nic.it}}} Se quindi il server news sarà configurato bene, il tragitto passerà solo per un unico indirzzo di forward, se ivece il server non ha una voce specifica per it.* invierà l' articolo in base alla voce più generica: {{{*:%s@moderators.isc.org}}} che provvederà a fare un ''forward'' presso "moderators.news.nic.it", determinando due strati di forward tra il server che ha immesso l' articolo nel sistema e l' indirizzo del demone, di cui parleremo nel prossimo paragrafo. == I demoni o Robot di moderazione == TODO == Header == = Sul campo = == Routine: moderazione e operazioni quotidiane == == Controlli periodici == == Startup di un nuovo newsgroup moderato == = Altri aspetti della moderazione = = Bibliografia = [[Anchor(Bibliografia)]] * [http://www.swcp.com/~dmckeon/mod-faq.html] Un'ottima faq in inglese che abbraccia vari aspetti della moderazione; * [http://www.landfield.com/usenet/moderators/handbook/] Il Moderator's Handbook di Kent Landfield, una vera miniera di informazioni, ma piuttosto tecnico (e ovviamente in inglese), oggi anche un pochetto datato; * [http://www.eyrie.org/~eagle/faqs/mod-pitfalls.html] Una faq curata da Russ Allbery, l' attuale leader dello ''steering group'' che gestisce le Big8. Descrive gli inconvenienti della moderazione ed è stata scritta pensando alla realta` delle Big8, ma i principi generali si applicano anche alla realtà italiana; * [http://www.landfield.com/moderators/] [ftp://ftp.landfield.com/moderators/] Una raccolta completa di software per unix ed altre informazioni, sempre di Kent Landfield; * [http://www.eyrie.org/~eagle/software/] Visto che alla fine un robomoderatore non è altro che un gateway mail::news quasto modulo in perl si occupa di tutti i dettaagli a basso livello, come la trasformazione degli Header. Se volete srivervi il vostro robomoderatore in perl, questo è il software che fa per voi. Di Russ Allbery; * [http://www.linux.it/~md/software/robomod.tgz] Questo e` il bot scritto da Marco D'Itri in perl che utilizza il modulo di Russ Allbery, in uso su moltissimi gruppi moderati di it.*; * [ftp://beatles.cselt.it/GCN/progs/mod] Ormai di interesse esclusivamente storico, il bot di Maurizio Codogno che veniva usato una volta su it.*. È uno script in ksh (una delle tante shell unix, con funzioni simili al C). Oggi è superato; * [http://www.algebra.com/~ichudov/stump/] STUMP è il software di moderazione più diffuso. Permette eventualmente anche di interagire col bot tramite interfaccia web;