= it.* è una gerarchia "pubblica"? =

Una polemica che spesso affiora tra GCN ed utenti è quella se la
gerarchia è "pubblica" o "privata". Anche se la domanda sembra
innocua, ogni risposta contiene delle controindicazioni se presa
letteralmente; in particolare i sostenitori di una "gerarchia
pubblica" lasciano sottindere che una "cosa pubblica" dev'essere
gestita in maniera formale attraverso elezioni o altri meccanismi
sanzionati dallo Stato.

Questa visione nasce da due errori fondamentali: da un lato c'è
un'errata percezione del funzionamento di Usenet, a cui vengono
applicate per analogia concetti che con essa hanno poco a spartire;
dall'altro c'è un abuso del termine di "pubblico" che, come testimonia
il dizionario, non ha un significato univoco.

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pubblico, agg.: 

 1. Relativo a un ambito cui appartengono o si riferiscono i diritti o gli interessi di una collettività civilmente ordinata. Talvolta esplicitamente contrapposto a privato (impresa pubblica). Pertinente allo Stato sul piano amministrativo e delle sue funzioni istituzionali (scuole pubbliche, opere pubbliche)
 2. Della comunità intesa come totalità sociale (opinione pubblica)
 3. Accessibile a tutti, aperto, frequente (il dibattito è pubblico). Alla presenza di tutti (una pubblica confessione)

(tratto del Dizionario della Lingua Italiana Devoto-Oli, ed. 2000-2001)

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È evidente che la gerarchia it.* è una "gerarchia pubblica" secondo la
definizione 3., ma non lo è secondo la definizione 1.: la gerarchia,
così come la maggioranza dei servizi su Internet, non è "pertinente
allo stato" né da esso è gestita o finanziata. Ma è stata progettata e
portata avanti nel corso degli anni perché fosse "accessibile a tutti"
e anche aperta alla comunità. In questo senso si può dire che la
gerarchia è pubblica.

Chi considera la gerarchia pubblica nel senso 1. (e quindi, si
potrebbe dire, "statale"), basa il proprio ragionamento, solitamente,
su due premesse sbagliate.

== Il ruolo del prefisso it.* ==

La premessa più usata è che, essendo il codice it assegnato all'Italia
nello standard ISO3166 utilizzato per i TopLevelDomains (è per questo che
esistono siti web indirizzati come www.repubblica.it), la gerarchia
it.* è la gerarchia "ufficiale" in lingua italiana.

Questo ragionamento è errato, perché mentre i TopLevelDomains sono in
numero finito, e ICANN ha il monopolio sulla creazione di nuovi
domini, una gerarchia può avere un nome qualsiasi, di qualsiasi
lunghezza (entro i 14(?) caratteri) senza che debba venire approvato
da alcuna entità. Per quel che riguarda i gruppi in lingua italiana,
abbiamo avuto ita.* antecedente ad it.*, esistono italia.* ed altre
gerarchie legate a singoli provider o iniziative.

Ovviamente, it.* fu scelto come prefisso perché era apprezzabile la
simmetria con il codice ISO3166, e perché la gerarchia aveva
l'ambizione di rappresentare la "migliore" gerarchia Usenet in
italiano. Ma, si potrebbe dire, è stata una questione di "marketing" e
non di ufficialità. Una discussione dettagliata si può leggere in AmministrazioneGerarchia.

== Il ruolo delle Università ==

Come si vede dalla StoriaDiIt la gerarchia, come gran parte delle
iniziative Internet (o di networking in generale) sviluppate in Italia
prima del 1994, è nata nell'ambiente accademico che possiamo collegare
alla ReteGarr: Università, centri di ricerca (CNR, INFN), scuole
superiori.

In particolare, ita.* era stata creata nel 1993 da MarcoNegri
all'UniversitàDiMilano, mentre it.* fu fatta nascere tra il 1994 e il
1995 da un gruppo formato da LucianoGuglielmi di GarrNir,
AlessioBragadini e StefanoSuin dell'UniversitàDiPisa, DavidVincenzetti
dell'UniversitàDiMilano. Non sarebbe potuto essere diversamente, se è
vero che i provider Internet commerciali cominciavano proprio in quei
tempi a mettersi sul mercato nazionale, e i server news maggiori
tendono ad installarsi sui più grossi nodi di Rete, che al momento era
in massima parte la ReteGarr.

C'è chi sostiene che questo ruolo preponderante di Università e CNR
nella creazione della gerarchia ne rende la natura intrinsecamente
"pubblica". Questo sottintende una scarsa conoscenza dei funzionamenti
della ricerca in Italia, non è affatto detto che il "materiale"
prodotto da del lavoro di ricerca presso Università o CNR (ammesso che
di questo si tratti in questo caso, ma proseguiamo per amor di
discussione), o i servizi e le attrezzature utilizzate per queste
iniziative, siano a disposizione del pubblico generale.

Al contrario, le politiche di ReteGarr hanno sempre riservato l'uso di
servizi ed infrastrutture ad iniziative di ricerca, nemmeno di
didattica (fino a pochi anni fa gli studenti non potevano in teoria
avere accesso ad Internet presso un'Università). Se quindi la
gerarchia fosse stata sviluppata in maniera strumentale alle attività
di ricerca, non solo non sarebbe "pubblica", ma anzi non potrebbe
essere accessibile dalla maggioranza degli utenti! Invece la gerarchia
è stata progettata sin dall'inizio come un servizio che doveva
coinvolgere la maggior parte degli utenti, fossero di ReteGarr,
all'estero o presso i neonati operatori privati.

Quello che è accaduto in realtà è la storia di un esperimento su
tecniche e servizi di networking in cui gli enti di ricerca hanno
avuto un ruolo preponderante all'inizio per poi cedere il controllo
gradualmente con il maturare dell'iniziativa. Un po' quello che è
successo con molti altri servizi e con Internet stessa.

== Proprietà della gerarchia ==

Dato il metodo di funzionamento di Usenet, si veda anche come sia
impossibile essere ProprietariDellaGerarchia.